ISS. AISLA presente al convegno “Biblioteche e health humanities: Un’alleanza per la salute”
05 Dicembre 2024 – Si è svolto nell’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità, a Roma, il Convegno “Biblioteche e Health Humanities: Un’alleanza per la salute”, che ha coinvolto, tra gli altri, AISLA come Collaborating Partner del progetto LimeNaR.
In una giornata ricca di interventi e di spunti di formazione e di confronto si è esplorato il legame tra cultura, salute e benessere, evidenziando come questi elementi siano profondamente intrecciati, unendo mente, spirito e relazioni sociali. In particolare, si è affrontato il tema delle biblioteche come luoghi di cura. Le biblioteche, tradizionalmente considerate depositi di sapere, sono state presentate come luoghi strategici per la cura, spazi di democrazia e inclusione, in grado di supportare la promozione della salute. Secondo Vittorio Ponziani, Bibliotecario e Responsabile Ufficio Reference e Comunicazione Scientifica dell’Istituto, le biblioteche possono svolgere un ruolo chiave nel favorire il benessere, non solo come risorse culturali, ma anche come punti di riferimento per facilitare il dialogo interculturale e sostenere le comunità di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive.
Health e Medical Humanities
Affrontato di nuovo il tema delle Health Humanities, un ambito di ricerca che esplora il legame tra salute e discipline umanistiche. Le Medical Humanities, in particolare, si concentrano sul sistema sanitario e sulla promozione della salute anche attraverso la medicina narrativa. Quest’ultima valorizza le storie e le esperienze dei pazienti, andando oltre l’approccio medico tradizionale per abbracciare una visione più ampia della salute.
Durante la seconda sessione dell’incontro, il prezioso dialogo sull’importanza della medicina narrativa e sul lascito di Giorgio Bert, figura pionieristica del mondo della salute che ha trasformato il rapporto medico-paziente in un incontro di cura basato sull’ascolto e sul dialogo. Silvana Quadrini, sua collaboratrice e compagna di vita, ha ricordato come Bert abbia valorizzato la narrazione come atto inevitabile nell’incontro tra esseri umani. Ascoltare le storie dei pazienti, secondo Bert, significa dare loro voce e dignità, riconoscendo il legame inscindibile tra benessere fisico, emotivo e sociale.
Nella sua carriera, Bert ha affrontato la sfida di formare professionisti sanitari a una comunicazione autentica e proattiva, capace di rendere il paziente protagonista della propria cura. Ha gettato le basi per un approccio innovativo che oggi trova applicazione in molti ambiti, dalle cure palliative alla donazione di organi, fino ai progetti di medicina narrativa digitale, come diari condivisi tra pazienti e medici.
Dopo un’introduzione teorica nella sessione mattutina per definire un linguaggio comune, il pomeriggio è stato dedicato a esempi concreti, con particolare attenzione al ruolo delle biblioteche nella promozione della salute. Un’indagine esplorativa, condotta in Italia, ha evidenziato come le biblioteche stiano passando da iniziative episodiche, legate alla sensibilità dei singoli bibliotecari, a progetti strutturali, sostenuti da istituzioni e orientati a lungo termine. Questo cambiamento permette di raggiungere un pubblico più ampio e di garantire una maggiore sostenibilità. Tra gli obiettivi delle “biblioteche della salute”:
- Promuovere il benessere fisico ed emotivo attraverso la lettura.
- Offrire supporto a pazienti e caregiver tramite servizi dedicati.
- Contrastare il burnout tra i professionisti sanitari, utilizzando i libri come strumenti di rigenerazione emotiva.
Un futuro di contaminazioni positive
La collaborazione tra biblioteche e altri ambiti professionali sta creando contaminazioni stimolanti. Queste iniziative non solo valorizzano il ruolo della narrazione e della lettura, ma aprono nuove possibilità per una cultura della cura che metta davvero al centro la persona. Il confronto tra le due prospettive ha mostrato quanto la narrazione possa evidenziare elementi spesso trascurati, migliorando la comprensione reciproca e la qualità delle cure. Come possiamo potenziare le risorse per rispondere a queste sfide? Una risposta arriva dalla cultura, con le biblioteche che si affermano come risorse utili per offrire supporto, stimolare il dialogo multidisciplinare e favorire l’integrazione di politiche sanitarie più inclusive.
Questo approccio rappresenta un cambio di paradigma, dove la salute non è più solo un concetto medico, ma un diritto che coinvolge ogni aspetto della vita delle persone, valorizzando la cultura come strumento di benessere globale.