Roma. La toccante presentazione del “Diario dalla Sla”: l’opera postuma di Salvatore Mazza

Il libro postumo di Salvatore Mazza, “Slalom – Diario dalla Sla”, è stato presentato a Roma il 15 marzo in una sala gremita. Amici, colleghi, parenti, familiari e medici si sono riuniti in un pomeriggio dedicato a questo straordinario giornalista, documentarista, vaticanista di lunga esperienza, uomo acuto e brillante, che ha convissuto coraggiosamente per 5 anni con la SLA.

Un incontro che ha lasciato tutti letteralmente senza fiato per la potenza dei messaggi che sono stati condivisi, a partire dalle pagine di un libro, definito dai relatori “un’opera di giornalismo magistrale”.

Il volume, pubblicato da Avvenire e Vita e Pensiero, è una raccolta delle 83 puntate della rubrica omonima in cui Mazza ha narrato la sua lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

Paola Rizzitano, presidente di AISLA Lazio, ha ringraziato Salvatore e la sua famiglia, per aver rotto il muro di silenzio che spesso circonda i malati di Sla. Mario Sabatelli, direttore del Centro clinico NeMO al Policlinico Gemelli, ha sottolineato come il libro sia un inno alla speranza, alla vita e all’amore. Claudio Cresta, consigliere AISLA, ha portato la sua testimonianza di persona con Sla, ricordando il peso più profondo delle parole “coraggio e speranza”. Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa vaticana, ha evidenziato come Mazza abbia mostrato la fragilità della barriera tra sani e malati. Padre Federico Lombardi, ex direttore della Sala Stampa Vaticana, ha definito il volume “prezioso, anzi preziosissimo”, con contenuti che richiamano anche a temi bioetici per i quali occorre porre speciale attenzione, perché quelle parole non debbano essere strumentalizzate a fini politici. Un libro per il quale i colleghi giornalisti hanno spese parole di elogio, definito un racconto che Mazza fa di se stesso e un’opportunità per farsi conoscere come uomo e padre, così come testimoniato dalla figlia Giulia, che ha dato un messaggio forte sull’esperienza della malattia: “Quando un membro della famiglia si ammala di Sla  ha detto  si ammala tutta la famiglia.

Il racconto di “Slalom”, fatto nel cuore della città eterna, è stato un viaggio accompagnato dalla gioia nel ricordare un amico, un padre, un professionista; intriso di speranza nel suo essere pieno di verità, fuori da ogni retorica, e inno all’amore, quello pieno e ricco di vita, con tutto il suo valore e la sua esplosione che lascia senza fiato, come “il colore del grano”.

Per comprendere appieno l’intensità del libro e del pomeriggio romano, vi invitiamo a leggere l’articolo di Mimmo Muolo, vice caporedattore di Avvenire e moderatore della presentazione, che ha definito queste pagine di “una prosa meravigliosa, fatte di ironia che come una trapunta accompagnano pagina dopo pagina”: «Slalom», il diario di Salvatore Mazza sulla Sla presentato a Roma. In quest’articolo è racchiuso tutto e, come ha concluso lo stesso Muolo in questo pomeriggio carico di emozioni, gratitudine e ricordi: “Non c’è davvero altro da aggiungere.”

da sx: Grazia Micarelli, Mario Sabatelli, Padre Lombardi, Paola Rizzitano

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