Oltre le barriere: per me questo non è un gioco

Osservatorio per la disabilità. Celebrazione del 15° anniversario dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità

La testimonianza di AISLA prende il nome di “Questo non è un gioco” ed è un progetto innovativo che ha preso vita nel 2023 con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti delle scuole astigiane (e non solo) riguardo ai problemi causati dalle barriere architettoniche e alle difficoltà di movimento delle persone con disabilità.

L’ideatore dell’iniziativa e responsabile astigiano di AISLA, Vincenzo Soverino, ha incoraggiato gli studenti della scuola media Martiri a immergersi nelle sfide quotidiane affrontate da coloro che si trovano su una sedia a rotelle, hanno disabilità visive o altre forme di disabilità.

Gli studenti hanno potuto sperimentare gli ostacoli rappresentati dalle barriere architettoniche, dai parcheggi selvaggi, dalle buche e dalle radici degli alberi che danneggiano i marciapiedi, ma anche dalla spazzatura abbandonata per strada e dalle feci canine non raccolte, che rappresentano un problema per molti e ancor più per chi si muove in carrozzina, ha difficoltà visive o deve spingere un passeggino.

Così i ragazzi sono rimasti stupiti: il tragitto quotidiano che percorrono ogni giorno si è trasformato improvvisamente in un’avventura piena di insidie, con strisce pedonali poco visibili e marciapiedi impraticabili per chi si muove su una sedia a rotelle. Un’esperienza che li ha profondamente colpiti e che consigliano a tutti di provare.

Mettersi nei panni degli altri, ha permesso loro di prendere coscienza dei problemi legati alle barriere architettoniche. Di viverle.  Grazie a questo progetto, gli studenti hanno sviluppato una maggiore sensibilità e consapevolezza riguardo alle problematiche affrontate da molti loro concittadini. 

Non solo. È stata un’esperienza che li ha arricchiti e spinti a cercare soluzioni innovative per rendere gli spazi dell’istituto scolastico accessibili a tutti. La testimonianza di questi giovani studenti ha riscosso successo in tutta la città, trasformandosi in un messaggio potente che invita ad agire per creare una società più aperta, inclusiva ed equa.

I ragazzi coinvolti in questo progetto, infatti, sono diventati autentici ambasciatori nella lotta contro le barriere architettoniche e, da allora, continuano a sensibilizzare le persone intorno a loro sull’importanza di garantire un accesso equo e dignitoso per tutti indipendentemente dalle loro capacità fisiche.

Il successo del progetto dimostra che quando gli studenti si impegnano in importantissime ed emozionanti iniziative possono diventare agenti concreti del cambiamento nella società. Durante questa esperienza hanno compreso l’importanza dell’empatia, della solidarietà e della difesa dei diritti dei cittadini.

Le loro testimonianze sono state commoventi ma anche piene di speranza e determinazione. Sono un esempio straordinario nell’impegno verso il cambiamento positivo non solo all’interno della propria scuola ma nell’intera società. Rappresentano la prova tangibile del fatto che anche piccole azioni possono fare la differenza ed ognuno di noi riveste un ruolo fondamentale nell’edificazione di una società più inclusiva ed accessibile a tutti.

Celebriamo il 15° anniversario dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità con la certezza che “Insieme” possiamo superare le barriere fisiche e mentali, creando così un futuro migliore per tutti noi.

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