Lombardia. Disabilità gravissime, Regione incrementa risorse con 3 milioni di euro

La Regione Lombardia ha deliberato l’assegnazione di 3 milioni di euro per le persone con disabilità gravissime e 10 milioni di euro per iniziative di inclusione sociale. I dati relativi agli avviamenti lavorativi mostrano un aumento del 34%. La Federazione Ledha è membro effettivo del Comitato per l’occupazione.

L’importante compito di gestire il Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità è stato affidato al Comitato, che si è riunito per la prima volta martedì 18 luglio. Tra i membri effettivi del Comitato figura LEDHA, la lega per i diritti delle persone con disabilità, di cui AISLA è membro, e la Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand).

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore Elena Lucchini, ha deciso di stanziare ulteriori tre milioni di euro per le persone con “disabilità gravissime”. Questi fondi integrano il programma operativo regionale a favore di persone con gravissima disabilità e in condizione di non autosufficienza. Il finanziamento è destinato al “Buono” e sarà erogato sia alle persone già in carico, sia a quelle di nuovo accesso che presenteranno domanda entro il 31 ottobre 2023. Il criterio di riparto delle risorse è legato al numero di persone in carico al 31 maggio 2023.

Elena Lucchini

L’assessore Elena Lucchini ha sottolineato l’importanza di garantire sostegno e continuità alle persone con gravissima disabilità e alle loro famiglie, evidenziando il costante monitoraggio che ha portato all’aumento delle risorse regionali destinate alla Misura B1.

Per LEDHA, la partecipazione al Comitato rappresenta un passo significativo, poiché introduce il concetto di rappresentanza delle organizzazioni di secondo livello, cioè quelle che raccolgono al loro interno altre associazioni che a loro volta rappresentano diverse categorie di persone con disabilità.

Oltre alle associazioni delle persone con disabilità, il Comitato include rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, delle organizzazioni dei lavoratori, delle Province, dei Comuni e del movimento cooperativo, oltre ad altri componenti.

Durante la prima riunione del Comitato, gli assessori Elena Lucchini e Simona Tironi hanno presentato i dati relativi all’applicazione della legge 68/99 sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità in Lombardia. La situazione registra un aumento percentuale positivo degli iscritti alle liste di collocamento disponibili al lavoro, degli avviamenti e dei posti scoperti. Tuttavia, è necessario approfondire la situazione delle persone iscritte da più di quattro anni e valutare l’efficacia delle politiche regionali in materia.

Inoltre, è stata pubblicata la graduatoria dei progetti finanziati dal Bando FSE- Programma regionale Lombardia-Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 “priorità 3 – inclusione sociale”. Questi progetti riceveranno un totale di 10 milioni di euro per superare le barriere che limitano la piena partecipazione dei disabili nella società. L’obiettivo è rendere accessibile e continuativa la dimensione del lavoro all’interno dei progetti di vita indipendente. La realizzazione di questi progetti si basa sulla collaborazione pubblico-privato e su una rete di competenze e formazione per innovare e personalizzare le misure di intervento.

Alessandro Manfredi ritira per Ledha il premio Rosa Camuna 2023

In conclusione, la Regione Lombardia sta adottando importanti iniziative e stanziando fondi significativi per migliorare l’inclusione e l’occupazione delle persone con disabilità, lavorando a stretto contatto con le associazioni rappresentative.

Nonostante tutti i dati registrino un incremento percentuale positivo rispetto al 2021 non possiamo non rilevare alcuni elementi -commenta Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-. I posti scoperti, in crescita costante almeno dal 2020, risultano inferiori rispetto agli iscritti disponibili. Inoltre, per una migliore lettura di questi dati servirebbe una maggiore conoscenza di quelle 33mila persone che risultano iscritte da più di quattro anni. Come LEDHA e Fand abbiamo avanzato la richiesta di un approfondimento su questi dati, al fine potere avere elementi di valutazione delle politiche regionali in materia fino a qui sviluppate, anche attraverso un’indagine che affronti anche il tema della dispersione scolastica dei ragazzi con disabilità: quanti, al termine del loro percorso formativo e scolastico trovano effettivamente lavoro”.

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