Donare non è solo condividere ma rigenerarsi: AISLA celebra il Giorno del Dono

È il sesto anno consecutivo che il Giorno del Dono viene insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica. Una giornata dedicata ad un gesto che, nella contemporaneità e in un Tempo veloce e frenetico come è l’Oggi, non può essere dato per scontato. In quest’ottica, il Dono diventa un atto eroico. Ce lo raccontano ogni giorno i volontari di AISLA che, con dedizione e cura, svolgono le attività, dedicando il loro tempo personale al prossimo.

Nato nel 2015, il Giorno del Dono è diventato Legge della Repubblica grazie al sostegno del Presidente Carlo Azeglio Ciampi ed è stato fortemente sostenuto dall’Istituto Italiano della Donazione. Affinché il Dono non sia solo un “regalare”, Papa Francesco ancora una volta illumina con le sue parole questo gesto solidale: “[…] Non è un concetto astratto ma un atteggiamento e un’azione che hanno le proprie radici nel messaggio del Vangelo. Tutti, specialmente i ragazzi e i giovani, sono chiamati a fare la stupenda esperienza del dono. Si tratta di un’esperienza educativa. Così si costruisce la civiltà dell’amore”.

Il Giorno del Dono è un segno forte per valorizzare e costruire una società solidale. L’obiettivo è creare una cultura condivisa del dono, quale strumento prezioso per la nostra stessa esistenza. Non si tratta di istituzionalizzare la generosità spontanea, ma di riconoscere il suo valore e incoraggiarlo. Non casualmente, il 4 ottobre, Giorno del Dono, coincide con la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Questa celebrazione diventa allora simbolo di condivisione e di fraternità, con l’obiettivo di raccogliere, insieme, il Senso profondo dell’Essere.

AISLA celebra il Giorno del Dono con uno sguardo rivolto a tutti coloro che, in ogni giornata dell’anno, spendono del tempo al servizio della Collettività. In particolare, ai caregiver e ai volontari, che si fanno Custodi di un tempo che va ben oltre il semplice Donare. Dedicando energie, risorse e forza di volontà alla Comunità SLA grazie alle loro azioni, costruiscono reti di solidarietà e di sostegno nei confronti dei più fragili. Donare non è solo condividere tutto questo quindi, ma rigenerare sé stessi, nell’ottica in cui è il “noi” a fare la differenza.

credits: Leggo e Rifletto

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