ANCONA. Il Centro NeMO apre il Laboratorio dell’Affettività

È stato dato il via al progetto innovativo ‘ToGetThere Cdo Marche Sud e NeMo for Woman’, pensato specificamente per le donne affette da Sla, Sma e distrofie muscolari.

Mercoledì 26 luglio presso il Moretti Village di Civitanova Marche si è tenuto l’evento inaugurale di questa lodevole iniziativa di solidarietà, ideata dal Tavolo per la parità di genere e la sostenibilità sociale d’impresa di Cdo Marche Sud, al fine di raccogliere fondi per l’Ambulatorio dell’affettività del centro clinico NeMO di Ancona, specializzato per la cura e la ricerca sulle patologie neuromuscolari e neurodegenerative.

L’équipe del Centro NeMO Ancona (una parte)

Un torneo di padel, che ha visto la partecipazione di numerose squadre durante tutto il pomeriggio, e un aperitivo-incontro serale hanno dato il via alla campagna. Attraverso un link attivo su ‘retedeldono.it’, chiunque può partecipare alle donazioni che serviranno a finanziare la presenza di due psicologhe specializzate nell’assistenza alle pazienti, ai familiari e agli assistenti lungo tutto il percorso della malattia.

Questo progetto che stiamo costruendo insieme“, ha affermato Michela Coccia, direttore clinico del Centro NeMo Ancona, “è perché le donne colpite da queste malattie desiderano vivere e svolgere un ruolo nella società. Il laboratorio avrà lo scopo di fornire loro un supporto, poiché è fondamentale che riscoprano la consapevolezza del loro potenziale“. La psicologa Lorena Cionfrini ha sottolineato come si tratti di un accompagnamento consapevole, dignitoso e su misura per le diverse esigenze.

L’Ambulatorio dell’Affettività intensificherà il sostegno alle famiglie attraverso un intervento continuativo svolto dai professionisti di NeMO, che andrà oltre l’esperienza ospedaliera per diventare una presenza attiva di riferimento nella quotidianità. Si tratterà di essere al fianco dei pazienti durante le diverse fasi di crescita, nella gestione delle domande che sorgono quotidianamente riguardo alla malattia, all’introduzione di ausili e ai cambiamenti funzionali che il corpo subisce. Saranno esperte nel leggere le emozioni e nel comprendere l’impatto dei nuovi trattamenti scientifici sulla storia di vita dei pazienti. Saranno punto di riferimento per imparare a riconoscere e godere delle aspettative e dei progetti di vita futuri. Insomma, questo laboratorio avrà il compito di preservare, esplorare e riconoscere il dono della felicità nelle sfumature della vita quotidiana.

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