AISLA. Le vacanze romane di Paolo

Attraverso una rete di solidarietà che abbraccia l’intera Italia, AISLA unisce regioni, città e persone. È la storia di Paolo e della sua famiglia che da Enna ha coronato il sogno di fare una vacanza a Roma. Era da tempo che Paolo, ragazzo di 35 anni affetto da SLA, aveva espresso il desiderio di organizzare una vacanza nella Capitale e con il coraggio di un viaggio imponente dalla Sicilia centrale, Paolo insieme alla mamma Sara, al papà Giovanni e alla sorella Carla sono approdati nella Capitale.

Le vacanze romane di Paolo non erano solamente un viaggio turistico, ma un’opportunità per riallacciare legami con amici del passato e visitare alcuni dei siti archeologici più iconici della città. Il Pantheon e il Colosseo, testimoni di epoche passate, erano i luoghi che Paolo desiderava rivedere e apprezzare, immergendosi nella storia millenaria di Roma. Grazie alla rete di AISLA Lazio e ai volontari che si sono organizzati per dare supporto nelle passeggiate in città, la famiglia ha visitato i Musei Vaticani, San Pietro, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Castello della Castelluccia, Piazza Navona.

“Roma è la città che, storicamente, accoglie tutti – ha dichiarato l’Avvocato Paola Rizzitano, referente AISLA LAZIO che continua – Ci piace pensare che grazie alla nostra presenza e al nostro contributo si possa essere testimoni di esperienze di accoglienza a prescindere dalle difficoltà e dalle paure date dalla nostra condizione. Papà Giovanni mi ha detto “Abbiamo già organizzato il nostro viaggio ma non vogliamo essere soli” e io non ho potuto che rendere disponibile presenza e ascolto, condividendo la gioia di Paolo e della sua famiglia. È davvero un dono per tutti noi sapere che, grazie alla rete di AISLA, si possa essere testimoni di esperienze come queste e di sogni realizzati. Grazie ai nostri meravigliosi volontari Alessandro, Maria Luisa e agli altri..e grazie a Paolo di essere venuto a trovarci nella nostra città”.

Paolo e la sua famiglia, in Sicilia, fanno parte della sezione di AISLA Enna, con Michele La Pusata e sua moglie Stella. A testimonianza di come la rete di AISLA sia una vera e propria Famiglia di famiglie, di persone che aiutano persone, ben oltre i confini regionali e le distanze territoriali. Ed è grazie a storie come questa che si distingue l’immenso affetto dell’Associazione con un esempio tangibile di solidarietà umana, oltre che coraggio e voglia di vivere le cose belle della vita di tutti.

Ma il messaggio più coinvolgente e colmo di speranza per l’Anno nuovo alle porte arriva proprio da Paolo: “Trovate in voi sempre la voglia di fare e agire il più possibile in questa vita perché possiamo offrire ancora tanto; di essere noi i promotori della nostra vita; trovate il coraggio di superare le paure perché molte volte ci frenano e ci ” fregano” limitando le nostre azioni. Io stesso i primi mesi dopo la tracheostomia avevo paura praticamente di ogni cosa, soprattutto quando dovevo mettere un piede fuori dalla porta di casa, ne ero terrorizzato. Grazie a un processo lento di consapevolezza che mi ha fatto comprendere che la paura era solo un costrutto della mia mente, sono rinato a nuova vita e ho ripreso a vivere. Molto lo devo anche alla famiglia che è sempre al mio fianco pronta a sostenermi in ogni momento. Ed eccomi arrivare fino alla città Caput Mundi per ammirare le meraviglie storiche e culturali del posto. Qui ho anche potuto riabbracciare amici a me cari e fare nuove inaspettate conoscenze che hanno riempito di gioia il mio cuore e quello della mia famiglia. Quindi che dire!! Godiamoci questa vita, a piccoli passi ri-scopriamoci esseri nuovi, superiamo le paure che sono quelle che ci tengono incatenati alle nostre già difficili condizioni. Buon anno e Viva la vita sempre”

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