A Bologna nasce il primo reparto neuromuscolare pubblico organizzato sul modello NeMO.

A partire dal mese di settembre, l’Ospedale Bellaria si riorganizzerà per dare vita al “Centro Clinico NeMO Bologna”, che integrerà l’eccellenza della sanità regionale con una solida competenza nelle patologie neuromuscolari. Inizialmente, saranno attivati quattro posti letto, che diventeranno sedici entro tre anni di sperimentazione. Un’area dedicata alla riabilitazione e alla ricerca sarà anche presente. Gli obiettivi di questo nuovo reparto sono garantire l’accesso a cure sempre più innovative e potenziare i percorsi “ospedale-territorio” per rispondere in modo sempre più completo ed efficace alle complesse esigenze delle patologie come SLA, SMA e distrofie muscolari.

Alberto Fontana, presidente Centri Clinici NeMO: Siamo estremamente orgogliosi di essere partner delle Istituzioni emiliano-romagnole, che dimostrano coraggio nell’esplorare nuove strade per il bene sociale. Questa nuova opportunità di cura nasce dal dialogo e dalla volontà di essere al fianco delle famiglie, offrendo risposte alle sempre più complesse esigenze delle nostre patologie. Celebriamo così la lungimiranza di un territorio che mette a disposizione risorse e strumenti per una visione di società inclusiva. NeMO mette al servizio della comunità neuromuscolare la sua esperienza in questa nuova avventura“.

Uno degli elementi distintivi di questa partnership è il trasferimento dell’esperienza nel modello organizzativo multidisciplinare dei Centri NeMO attraverso la formazione del personale medico del Bellaria da parte dei professionisti NeMO. Verrà inoltre costituito un Comitato tecnico-scientifico per garantire la qualità delle prestazioni erogate, rispettando gli standard di cura e misurandone l’efficacia.

La riorganizzazione del reparto e l’investimento di risorse e strumenti sono stati presentati la scorsa settimana alle Associazioni dei pazienti da Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna, dal professor Rocco Liguori, Direttore della Scuola di Specializzazione Neurologica, da Paolo Bordon, Direttore Generale dell’AUSL Bologna e dal presidente dei Centri Clinici NeMO, Alberto Fontana. All’incontro hanno partecipato anche le associazioni AssiSLA, Asamsi, Aism, Aisla, Aisa, Telethon e UILDM.

Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nel campo delle cure per le patologie neuromuscolari, dimostrando l’impegno delle varie istituzioni e associazioni nel garantire il benessere e la qualità di vita delle persone affette da queste malattie

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