A condurre la serata Ilaria D’Amico e Tommaso Labate, che daranno ritmo alle tante voci del racconto, rievocando in maniera suggestiva le tre grandi direttrici della vita di Gianluca: il calcio, la musica, e le relazioni umane. Il tutto nel segno di quello che è stato forse il suo principale “talento” negli ultimi vent’anni: un’intensa attività di raccolta fondi perla ricerca sulla SLA e il cancro. Ripercorreremo insieme i momenti topici della carriera sportiva, con la Sampdoria dello Scudetto ‘90-’91, con alcuni protagonisti della Juventus che nel 1996 conquistò la sua ultima Champions League guidata proprio da capitan Vialli, con l’azzurro della Nazionale raccontati da Giorgio Chiellini, Gianluigi Buffon e dalla mitologica voce di Bruno Pizzul. Protagonisti il calcio e i suoi cantori migliori, da Sky Paolo Condò e Giorgio Porrà, accompagnati anche da un punto di vista insolito e prezioso come la voce di Pierluigi Collina, ma anche la musica con Dario Brunori, Lodo Guenzi e i virtuosismi del maestro Mario Brunello. La Ballo Band – direttamente dal programma Splendida Cornice di Rai 3 – sarà la colonna sonora vivente della serata e le parole di “My name is Luca” diventeranno vive con le interpretazioni e i monologhi di Marco D’Amore, Valerio Aprea e Paolo Nori.“
L’evento è promosso dalla Fondazione Vialli e Mauro per celebrare Gianluca Vialli, a un anno dalla sua morte. La serata, che gode del patrocinio e il sostegno della Regione Liguria, nasce per essere l’ennesimo abbraccio della città di Genova al suo campione, che sarà il protagonista di appassionanti testimonianze e coinvolgenti momenti di intrattenimento.
Il ricavato della serata sarà devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro a sostegno del progetto “MOMALS: monitoraggio e analisi multi-omica della SLA”, dei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano (GE), che mira a dare una forte accelerazione nel percorso di ricerca e comprensione delle basi molecolari e di progressione della SLA nel tempo. “Questo studio di ricerca clinica è espressione del modello di cura dei nostri Centri, che vede nell’approccio multidisciplinare la possibilità di affrontare con efficacia i bisogni di cura complessi e specifici di ogni paziente. E per una malattia neurodegenerativa grave come la Sla, l’approccio di ricerca non può che essere integrato, dove la ricerca di base e la tecnologia si integrano con l’esperienza di presa in carico clinica, capace di valorizzare la storia di malattia della persona” – dichiara Valeria Sansone, Direttore medico-scientifico Centro Clinico NeMO Milano.