AISLA alla Festa della Salute di Viareggio. Ti raccontiamo com’è andata
Anche quest’anno AISLA ha preso parte alla Festa della Salute di Viareggio, promossa da iCARE e dedicata al tema “Le relazioni di cura: il ruolo delle comunità”. Un appuntamento ormai consolidato, pensato per dare voce alle persone, alle famiglie e alle associazioni che ogni giorno rendono concreta l’idea di una sanità partecipata, capace di mettere il paziente e la sua rete al centro del percorso di cura.
Tra i protagonisti di questa edizione, Alessandro Porcelli, presidente della sezione Toscana Nord Ovest e Consigliere Nazionale AISLA, è intervenuto il 3 ottobre nel panel “Innovare per curare e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le relazioni di cura nei processi decisionali: dal territorio all’HTA, il ruolo delle associazioni”.

Nel suo intervento, Porcelli ha offerto una riflessione profonda sul valore delle relazioni di cura come pilastro del sistema di welfare. “La relazione di cura – ha sottolineato – non è un atto tecnico, ma un incontro tra persone, saperi e bisogni. Deve entrare a pieno titolo anche nei processi decisionali che orientano le politiche sanitarie e sociosanitarie.”
Il Consigliere AISLA ha inoltre evidenziato il ruolo sempre più cruciale del Terzo Settore, non più semplice portatore di bisogno, ma co-protagonista delle scelte pubbliche. “Le associazioni – ha spiegato – portano un sapere costruito ogni giorno accanto alle persone. Sono presidi di senso, reti di solidarietà e spazi di proposta. È tempo che quel sapere entri stabilmente nei luoghi dove si decide, per rendere le politiche più umane, più eque, più efficaci.” Richiamando la necessità di un cambio di paradigma, Porcelli ha invitato a superare la logica della “presa in carico” a favore di una vera presa in cura, fondata su ascolto, fiducia e partecipazione. “La persona non deve essere solo al centro, ma nella rete – ha concluso – una rete fatta di relazioni, servizi, comunità e affetti. È lì che la cura diventa responsabilità condivisa.”
Con il suo contributo, AISLA ha ribadito ancora una volta l’importanza di un modello sanitario fondato sulla partecipazione attiva e sulla co-progettazione, dove la tecnologia e la competenza tecnica si uniscono al valore umano delle relazioni, per costruire un sistema davvero vicino alle persone.










