A Mamma Maria, l’omelia della Famiglia.

“Folle numerose venivano per farsi guarire dalle loro malattie . Ma egli si ritirava in luoghi solitari a pregare”.

Quante volte ho pensato questo, Maria: “Signore veniamo da te per chiederti il miracolo della guarigione e tu non dai risposta! Forse davvero ti sei ritirato in un luogo solitario? Forse non ti importa? forse hai troppe richieste? o forse non ci sei proprio?”

Quante di queste domande si sono susseguite una dopo l’altra nella mia mente. Ma tutte sono rimaste senza una risposta chiara ed esaustiva. Di fronte ai nostri occhi però si palesa solo la verità di ciò che la Maria è stata: una donna forte, energica, altruista, con un amore immenso verso la sua famiglia e sempre pronta a correre verso chi avesse avuto bisogno di lei e poi sempre sapeva rendere grazie e merito al Signore per il dono della vita. La chiesa di San Biagio era la sua seconda casa, il santuario dove affidare con discrezione e amore tutte le sue preghiere.
Poi un giorno come tanti la malattia si è affacciata alla porta della sua esistenza, proprio come il Vangelo la descrive: “un ladro di notte, senza preavviso, senza sapere nè il giorno nè l’ora”. E da quel giorno le domande e i perché sono iniziati ad affiorare incessantemente nella testa: “dove sei Signore?”
Col passare del tempo però un intuizione è affiorata nel mio cuore: “Io sono qui steso su quel letto assieme a Maria”.


Da quel giorno ogni volta che andavo a fare una visita alla Maria, avevo la chiara consapevolezza che andavo a trovare Gesù crocifisso, quello stesso Gesù che tre giorni dopo sarebbe risorto.
Anche voi Giorgio, Simona, Catia, Lina , nipoti , parenti e amici che avete in questi anni accudito , curato e quindi amato la Maria , sappiate che al tempo stesso tutto quello che avete fatto a Lei lo avete fatto a Dio, sofferente sulla croce in suo figlio Gesù.


Cosi oggi, Signore, vogliamo affidarti la tua figlia con le ultime parole di Gesù: padre nelle tue mani consegniamo Maria,· e ti chiediamo che possa adesso riposare con te in paradiso e vegliare su tutti i suoi cari. Tutto è compiuto!
Grazie per averci donato Maria, che il suo esempio possa aiutarci a guardare alla vita come a un dono inestimabile da non sprecare ma sfruttando ogni singolo istante e colmarlo con tutto l’amore di cui siamo capaci.

Infine a nome di tutta la famiglia della Maria, della quale mi faccio portavoce, si desidera esprimere l’immensa gratitudine a tutti voi qui presenti, a tutti voi che siete passati in questi giorni: l’incessante flusso di persone amiche e conoscenti, sono stati una grandissima testimonianza di affetto nei confronti di Maria e di tutta la famiglia.


Si ringrazia con tutto il cuore ogni singola persona che è stata vicina a Maria e a tutti i familiari. Da chi passava per un breve saluto, a chi l’ha accudita e curata, il medico curante, tutto il personale sanitario, le ragazze che le hanno prestato servizio: Fatima, Laura, Michela; l’accolito Aldo che ogni 15gg le portava la comunione, i vicini di casa, le persone che si sono raccolte a Canoscio per pregare per lei. Un grazie sincero e profondo per ogni singolo gesto di bene, sostegno e amore.


Grazie con tutto il cuore:
i familiari di Maria.

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